Condomini. Liti, beghe, amministrazione, spese. Deciderà il Giudice di Pace

di redazione 25/07/2017 CULTURA E SOCIETÀ
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D'ora in poi tutte le beghe relative al condominio, non solo le controversie sulla modalità d’uso delle parti comuni, saranno di competenza del Giudice di pace.

 L’ampliamento delle competenze è frutto della Riforma della Magistratura onoraria approvata dal Consiglio dei Ministri del 10 luglio scorso con un decreto legislativo.

 Il decreto affida tutte le materie inerenti il condominio al giudice di pace. Non solo quindi le controversie sulle modalità d’uso delle parti comuni già di sua competenza, ma anche i diritti sulle parti comuni, le spese e le relative ripartizioni, la manutenzione, la nomina e la revoca dell’amministratore, l’impugnazione delle delibere dell’assemblea, i regolamenti, verranno trattate dal  giudice di pace.

 La riforma della Magistratura onoraria attribuisce poi ai giudici di pace ulteriori competenze. Potranno ad esempio emettere provvedimenti nelle cause relative a beni mobili fino a 50mila euro e relative al pagamento di somme di denaro non superiori a tale importo; nelle cause di risarcimento danni provocati dalla circolazione di veicoli e natanti fino a 100mila euro; nele cause di espropriazione presso terzi fino a 50mila euro; in procedimenti di volontaria giurisdizione, in materie diverse dalla famiglia, inclusi gli affari di competenza del giudice tutelare; in procedimenti in materia di previdenza e assistenza obbligatoria; in  procedimenti di impugnazione o di opposizione avverso provvedimenti amministrativi.

 Il decreto prevede inoltre, a partire dal 2021, un ampliamento delle competenze del giudice di pace anche in quei procedimenti civili di minore complessità, attualmente di competenza dei tribunali.


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